Trasformazione digitale, Ungari sceglie Liuc
Le aziende italiane hanno compreso quanto sia importante adeguare il livello tecnologico delle proprie fabbriche, ma occorre che chi ci lavora abbia le competenze necessarie per far rendere al meglio le tecnologie. Servono fabbriche snelle, intelligenti e una formazione adeguata per le persone che, in azienda, devono guidare la trasformazione digitale.
Da qui la volontà di Ungari di rivolgersi alla LIUC Business School per trasferire le appropriate conoscenze al capitale umano che ricopre ruoli di responsabilità in progettazione, pianificazione, produzione, qualità, logistica, miglioramento continuo e manutenzione. I fabbisogni formativi riguardano l’aggiornamento in tema di trasformazione digitale, così da consentire il miglioramento dei processi aziendali velocizzando le fasi di produzione, riducendo la soglia di errore, ottimizzando i processi decisionali, rafforzando le competenze di raccolta, analisi e interpretazione dei dati.
Un percorso formativo che affronta i fondamenti della rivoluzione industriale in atto, facendo ordine sulle priorità e fornendo una visione di insieme su cosa effettivamente le aziende possano fare in tale contesto. I bisogni delle aziende sono principalmente incentrati sulla comprensione dei benefici conseguibili in termini di produttività, con l’adozione del Lean e l’implementazione delle tecnologie abilitanti il paradigma lndustry 4.0. Stabilità e miglioramento dei processi e delle performance, raggiungimento dei target di produzione e di servizio, riduzione delle attività non a valore e applicazione pratica delle tecnologie 4.0, sono le leve di forza del programma di formazione che si snoda all’interno dell’i- FAB (la fabbrica modello lean e industry 4.0 della LIUC – Università Cattaneo) e che si chiuderà nella sede di Ungari a Cormano per sistematizzare quanto sperimentato.
“Industria 4.0 non significa solamente digitalizzare e automatizzare le imprese. La vera sfida – spiega Marco Ungari, Amministratore delegato Ungari Srl – è introdurre una radicale innovazione dei processi; occorre tendere a processi produttivi sempre più stabili, ma anche flessibili e affidabili. Questo obbiettivo si raggiunge mediante un approccio che punti a modificare la cultura organizzativa verso logiche Lean. i-FAB rappresenta un’opportunità unica per far emergere e valorizzare il potenziale delle persone e accompagnarle nella loro crescita professionale”.
Dichiara il responsabile del percorso, il professor Tommaso Rossi, Direttore del Centro su Operations e Lean Management della LIUC Business School: “Lean e industry 4.0 sono, a nostro avviso, legati in maniera indissolubile. Il lean è un vero e proprio prerequisito per l’industry 4.0, infatti solo se i processi sono semplici, snelli e stabili, l’azienda può davvero trarre benefici dalla trasformazione digitale. Obiettivo di tutta la nostra offerta formativa su questi temi è far comprendere il circolo virtuoso tra principi lean e quarta rivoluzione industriale e, allo stesso tempo, trasferire le metodologie che consentono di progettare e gestire le fabbriche del futuro. Partendo da questo, abbiamo strutturato un percorso particolarmente adatto alle aziende manifatturiere che fanno parte del network Ungari”.